Dei 14,790 alloggi che saranno realizzati, più di un terzo (5.991 unità) andranno al mercato dell’affitto, permanente o almeno per 25 anni, altri 6.001 saranno assegnati a riscatto (quindi in proprietà), e i restanti 2.801 al mercato libero.
L’investimento in housing sociale costituisce una promessa mantenuta dal governo Berlusconi ed è un pezzo forte del ministero delle Infrastrutture, guidato da Altero Matteoli, che ha concluso nei mesi scorsi una serie di accordi con tutte le Regioni. Per rendere operativi il piano servirà poi una conferma da parte della Conferenza Stato-Regioni e un decreto del Consiglio dei ministri.
Il piano è frutto della prima manovra economica del governo Berlusconi, varata nel 2008 con il decreto numero 112. Insieme alla soddisfazione per l’impegno mantenuto, non si può non rilevare che sono occorsi tre anni di tira e molla con le Regioni per rendere concreto il piano di edilizia residenziale per le famiglie meno abbienti.
Inoltre, nella stessa seduta del Cipe del 29 aprile sono previste altre decisioni importanti: tra queste, il rilancio delle infrastrutture aeroportuali e il varo del Piano per il Sud, con la ripartizione di 15,4 miliardi del Fas 2007-2013 alle Regioni. Sono provvedimenti importanti, che il governo mette in campo per sostenere la ripresa economica, rilanciare lo sviluppo e creare lavoro e benessere. Un lavoro ben fatto nell’interesse dell’Italia.