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Inserito in data:  09/11/2007

Commemoration Day - 6 anni dopo, per non dimentica

Martedì 11 settembre 2007 è stata una giornata di grande vicinanza alle famiglie delle vittime e agli Stati Uniti d'America quella organizzata dal Coordinamento Regionale delle Marche dei giovani di FI. 

L'anniversario dell'11 settembre dal titolo "Commemoration Day - 6 anni dopo, per non dimenticare" si è celebrato ad Ancona presso la Sala del Consiglio Comunale. 

All'incontro sono intervenuti tra gli altri il Coordinatore Regionale dei giovani di FI Luca Mariotti, il suo vice Giovanni Cipolletta, il Segretario Nazionale dei giovani azzurri Francesco Pasquali, il Consigliere Regionale Giacomo Bugaro, il Commissario Provinciale Paolo Pelosi, a concludere la commemorazione  è stato il Coordinatore Regionale di Forza Italia On. Remigio Ceroni. A coordinare i lavori è stato il Responsabile Regionale Esteri Dario Andreolli. 

Gli interventi, tutti molto toccanti, hanno ribadito la vicinanza di Forza Italia al popolo americano e hanno soprattutto sottolineato l'importanza di proseguire nella lotta al terrorismo. “Ogni anno ci sentiamo in dovere morale di ricordare queste vittime innocenti e di esprimere la nostra totale vicinanza alle loro famiglie e agli Stati Uniti d’America”, queste alcune delle parole di Luca Mariotti. 

Infine è stato letto il messaggio di ringraziamento inviato dall'Ambasciatore Americano in Italia Ronald P. Spogli al Coordinamento Regionale dei giovani di FI.

Qui sotto riportiamo il testo integrale del messaggio.

"Ringrazio i Giovani di Forza Italia del Coordinamento Regionale Marche per l'invito alla Vostra cerimonia, e mi dispiace molto che inderogabili impegni non mi hanno permesso di essere con Voi questo pomeriggio per ricordare insieme il tragico evento dell’11 settembre di sei anni fa.

Questo è il terzo anniversario al quale partecipo come Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. A nome del popolo americano voglio ringraziare ancora una volta le autorità italiane e il popolo italiano per tutte le manifestazioni di solidarietà e di affetto.

Sono sicuro che per voi, come per me, i sentimenti di perdita e di dolore sono rimasti immutati nel tempo, perché tutte le vittime della lotta contro il Terrore hanno un valore in quanto individui. Questo principio si estende a tutti i civili e agli assistenti umanitari che sono stati fatti bersaglio o colpiti per errore durante i conflitti armati in Iraq, Afghanistan o altrove.

Tuttavia, le vittime intenzionali di Al Qaeda, in particolare quelle tre mila, provenienti da tante nazioni compresa l’Italia, e appartenenti a fedi diverse compreso l’Islam, occupano un posto speciale nei nostri pensieri. Durante quell’11 settembre io mi trovavo a New York. I terroristi ritenevano che coloro che furono inghiottiti dalle fiamme e dal fumo, o che precipitarono nel vuoto, fossero solo dei tasselli di un grande disegno da loro ideato allo scopo di soggiogare noi tutti con il terrore. Loro speravano di poterci intimidire facendoci credere che ognuno di noi avrebbe potuto – o potrebbe – diventare una vittima insignificante e anonima. Secondo questa logica mostruosa, non ha alcuna importanza chi siamo, né chi fossero le vittime di quel tragico giorno. L’indifferenza per il valore dell’individuo, che permette di agire così spietatamente contro bambini innocenti, e’ una costante del terrorismo. Ma è anche il suo punto debole. Il proposito di rinnegare il valore della vita è ciò che più di ogni altra cosa isola i terroristi da noi.

Perché le vittime non possono essere cancellate. Nei tanti memoriali a loro dedicati vengono descritte con una impressionante ricchezza di particolari. Coloro che li amavano continuano a pubblicare le loro memorie, così come tante altre persone estranee da tutto il mondo ancora aggiungono i loro pensieri, compresi anche tanti messaggi italiani. Ci sono tanti cognomi italiani nella lista, da Angiletta a Zampieri, e molti di loro erano vigili del fuoco. L’anno scorso un italiano ha scritto un messaggio per Salvatore Calabrò in inglese e in italiano: “Americani, non dimenticate i vostri eroi, mai!”, in particolar modo, mi rivolgo a Voi giovani - e ribadisco: non li abbiamo dimenticati e non li dimenticheremo!"

Ronald P. Spogli

Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia
Foto

Sottosegretario alla Giustizia Caliendo
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